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sabato 8 gennaio 2011

Protostoria di un idea

L'idea nasce, ma a differenza delle persone non viene concepita, nasce e basta.
La puoi nutrire o lasciare a se stessa, ma se è destinata a crescere lo farà che tu voglia o no.
Diverrà più alta e grossa di te e tanto prepotente da sedersi sulla tua schiena senza che tu possa far niente. 
Puoi armarti di una scure fabbricata con l'indifferenza per abbattere il colosso che ti sovrasta e l'idea si trasforma, si avvolge su se stessa, si contorce e soffre finché non diventa un esserino piccolo piccolo e silenzioso chiamato da alcuni tarlo, da altri chiodo fisso, da altri ancora ossessione.
Quest'esserino non ti lascia mai e, per quanto tu possa voltare lo sguardo, si pone sempre davanti a te senza darti tregua e se provi nuovamente ad armarti della scure dell'indifferenza sfugge, sparisce e riappare, salta e rimbalza, finché alla fine cedi.
Il tarlo si gonfia, secca e si spacca, esce fuori l'idea bella, grassa e ridente.
L'idea ti guarda, ti abbraccia e muore felice.

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